venerdì 18 maggio 2007

Un occhiata in casa Telecom: cosa riserva il futuro?

L’ex monopolista italiano si trova attualmente al centro di una complessa situazione congiunturale che vede l’intrecciarsi di differenti dinamiche, dalle sfumature non sempre ben definite, ma cariche di considerevole significato per gli sviluppi della compagnia.
Protagoniste della situazione attuale sono infatti le decisione assunte da parte dell’entità governativa italiana e quelle che a breve termine verranno prese da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni. A questo duplice fronte si aggiungono poi le mosse strategiche intraprese dalla società in termini di apertura del mercato a nuovi players ( gli operatori virtuali ) ed inoltre l’evoluzione dell’assetto societario, che dopo mesi di trattative ed ingerenze da parte del mondo politico, ha visto la comparsa di Telco spa al posto di Olimpia, una newco che deterrà il 23,6% di Telecom Italia.
Per capire però come questi singoli aspetti vadano ad impattare concretamente e potenzialmente sui risultati della Telecom italiana è necessario procedere con ordine.
Innanzitutto, nell’ambito dell’intervento regolatorio, un ruolo preminente lo ha rivestito il decreto Bersani che, a partire dai primi giorni di marzo, ha imposto l’abolizione dei costi di ricarica nonché dei termini temporali massimi per l’utilizzo del traffico acquistato dal cliente.
Tale provvedimento avrà sicuramente un impatto negativo sul fatturato di Telecom, la quale, al netto del recovery plan che prevede un incremento dei volumi ed un’ottimizzazione delle tariffe, stima una perdita che oscilla tra i 350 e i 400 milioni di euro.
Occorre però rilevare il fatto che dopo l'eliminazione dei costi di ricarica, potrebbe essere abolito anche il cosiddetto scatto alla risposta, e poi potrebbe essere la volta delle tariffe del roaming internazionale. Tutto ciò starebbe ad indicare che le perdite assumerebbero una connotazione quantitativa ancora più rilevante.
Si profila però all’orizzonte un nodo ben più spinoso da sciogliere per Telecom. L’Agcom ha infatti avviato una consultazione pubblica al fine di poter arrivare ad ottenere la separazione delle attività di gestione, sviluppo e fornitura dei servizi legati all’infrastruttura dell’accesso.
A spingere in tale direzione l’Autorità per le comunicazioni è primariamente il fatto che Telecom detenga una posizione di dominanza in tutti i mercati telefonici, nonché l’incremento dei casi di contenzioso nel confronti degli altri operatori. E’ infatti noto che Telecom abbia adottato in questi anni una linea dura nei confronti della concorrenza alla luce del fatto che il trade-off negativo tra sanzioni e perdita di posizione sul mercato era sbilanciato verso questo secondo aspetto.
Questa transizione in atto getta quindi un velo di incertezza sul futuro prossimo della società. Molte infatti risultano essere le incognite in questione e labile l’equilibrio degli interessi in campo. L’accordo, se ad esso si giungerà, dovrà trovare una giusta sintesi per risolvere due ordini di problemi. Da un lato la definizione della più ottimale forma di scissione, dall’altro il grado di libertà sulle future tariffe di accesso alla rete. Queste ultime dovranno infatti essere atte a garantire una remunerazione essenziale per gli investimenti nella futura NGN ma al contempo tali da essere accettati da tutti i gestori.
Alla luce di tutti questi aspetti emerge quindi come non sarà sicuramente facile per Telecom trovare il bandolo della matassa che le consentirà di attutire il considerevole risvolto negativo che avrà su di essa la separazione della rete.
Un altro punto rilevante per il futuro della telefonia e di Telecom è invece rappresentato dall’ingresso degli operatori mobili virtuali sul mercato italiano.
Sicuramente l’ingresso di questi operatori, i quali non usufruiscono di reti proprietarie, ma le affittano da altri operatori, porterà ad un mutamento dello scenario competitivo. Sebbene infatti sia vero che il mercato italiano è consolidato e quindi il calo prospettico dei prezzi non sarà così incisivo come quello avutosi su altri mercati europei, è altrettanto veritiero aspettarsi un impatto sui prezzi di almeno qualche punto percentuale.
Un'altra riflessione serve però per suggerire l’impatto che questo ingresso avrà per Telecom. I virtuali, che appoggiandosi ai diversi operatori giungeranno ad offrire i propri servizi, aumenteranno sicuramente nei prossimi mesi. A evidenza di questo basti considerare che pochi giorni dopo l’accordo tra COOP e Telecom, Vodafone e Carrefour Italia hanno annunciato la nascita di UNOMobile. Questo comporterà il fatto che il 7-8 % delle sim, che si prevede verrà conquistato dai virtuali, andrà soprattutto a discapito di Tim, la quale detiene il maggior numero di clienti.
L’ultimo aspetto che serve infine prendere in considerazione per fare luce sul futuro prossimo di Telecom è la nascita di Telco spa.
Ruolo cardine da questo punto di vista è giocato dal socio industriale degli investitori italiani, ossia dalla compagnia spagnola Telefonica.
Appare infatti che la partecipazione della compagnia iberica possa caricarsi di un considerevole valore strategico dal momento che sussistono evidenti sinergie tra le due imprese, derivanti dalla compresenza in determinate aree geografiche. Si parla dell’America Latina, in particolare del Brasile ove Telefonica opera nel fisso e Telecom Italia è il secondo maggiore operatore mobile, e della Germania ove Telecom è il secondo operatore nella banda larga mentre Telefonica è attiva nel mobile.
Anche per quanto concerne questo ultimo punto occorrerà quindi attendere per sapere se le potenzialità si concretizzeranno e se la partnership risulterà avere una portata considerevole a livello industriale ed un influsso sui risultati di mercato di Telecom.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sanno tutti che Cristian Franceschini, nuovo ad di Telecom, è stato direttore generale delle Coop rosse della Valtellina fino al 2003. E' una vergogna! Siamo in piena emergenza democratica!
Giovanni Tremonti (SO)

Anonimo ha detto...

Figli degli st
onzi tornate a scrivcere in questo merda di blog....h......